TORNANO GLI ANNI 2000 CON LA VITA BASSA!
Avete notato che da qualche tempo a questa parte i pantaloni e i jeans hanno la vita sempre più bassa?
Allo stesso tempo si è verificato un ulteriore fenomeno: le magliette sono diventate sempre più corte. Una tendenza che è un chiaro riferimento, nonché un nostalgico tuffo negli anni 2000.
Ora il punto è che non tutte siamo pronte, dopo tutti questi anni di “vita alta”, a scoprire così tanto questa parte del corpo.
Da quel che dicono gli stilisti non dobbiamo confondere questo trend con gli Anni ‘70, dove le icone come Cher e Raffaella Carrà osarono per prime portare il trend in televisione. Quello a cui assistiamo oggi è invece un riferimento storico molto più vicino, ossia, come dicevamo, parliamo dei primi Anni 2000. Analizzando le muse di riferimento, prevalentemente pensiamo al mondo della musica pop come Britney Spears, Christina Aguilera, Paris Hilton (ebbene sì, cantava anche lei) e Avril Lavigne.
Quindi via libera a modelli che scendono tanto e che si allargano, cargo con tasche e tasconi in primis.
La domanda che sorge spontanea è: dobbiamo abbandonare il classico pantalone nero diritto a vita media o alta, e il classico bootcut?
Assolutamente no, perché non è detto che un trend sia valorizzante per tutti!
Se non si vuole però rinunciare ad un capo a vita bassa occorre fare attenzione alle proporzioni, perché, inevitabilmente, il baricentro si sposta verso il basso, rischiando di accorciare otticamente le gambe. In questo caso quindi mi sento di consigliare un bel paio di tacchi che regalino qualche centimetro alla silhouette.
E veniamo ora all’ombelico in vista: se lo può permettere ottenendo di sicuro un bel risultato chi ha addominali super scolpiti (e mi sento anche di aggiungere, le più giovani o audaci), con abbinamenti fatti di micro pull, bralette, slip in vista e addirittura costumi, ma non si può escludere dal trend il resto del Mondo: provate con una blusa da infilare o un pull da pinzare nella cintura e il gioco è fatto!