Ragazze suona come una fregatura: finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel (luce vera,
del sole!); dopo mesi rinchiuse in casa ci ritroviamo catapultate letteralmente nella bella stagione
con la voglia di alleggerire l’abbigliamento ma ahi noi, in quante, dopo questa forzata permanenza
fra le mura domestiche, si ritrovano con qualche chilo in più?
Ebbene, fiduciosa che la ritrovata libertà possa essere un forte stimolo per ritrovare anche la
forma momentaneamente accantonata, voglio condividere con voi qualche suggerimento (e
perché no, trucco) per mascherare quel rotolino che proprio non ci voleva!
Anzitutto tenete presente che non è una questione di camuffamento tout court, l’abbigliamento
può essere il mezzo per applicare vari stratagemmi che ci consentono di guardarci allo specchio e
sentirci, nonché vederci, valorizzate! Le parole-chiave di questo metodo sono: riproporzionare,
camuffare, valorizzare. Sappiate che la prima regola in questo “gioco” è ingannare l’occhio e le
armi in nostro possesso sono: linee, colori, tessuti, volumi e forme, accessori.
Le linee anzitutto.
Vi basti sapere questo: lo sguardo corre più veloce su una figura se non trova ostacoli, se segue
una linea dritta. In pratica al momento della “scansione”, se l’occhio incontra interruzioni, esso si
focalizza sul dettaglio… magari quel odiatissimo dettaglio, che voi vorreste nascondere, sarà
invece il punto in cui si concentrerà l’attenzione!
La “linea” può essere ogni dettaglio che crea una “barriera”: bottoni, cerniere, cuciture,
drappeggi, orli, tagli, cinturini, scollature, tracolle, gioielli e addirittura anche la riga dei capelli!
La regola è: spostare il focal point a proprio vantaggio e fare in modo che esso diventi il “luogo” in
cui saremo noi a voler dirigere lo sguardo!
Naturalmente tutto ciò che è orizzontale taglia la figura, la spezza (pensate alla t-shirt bianca
abbinata ad un pantalone nero: qualunque sia la vostra body shape dove pensate che cadrà lo
sguardo? Sull’orlo della maglietta e se proprio lì sotto c’è un fianco prosperoso, un po’ di pancetta,
un lato “B” un po’ pieno, ahi noi si guarderanno proprio quei dettagli!).
Ecco allora le righe verticali, diagonali, curve, tutte grandi alleate della silhouette!
Il colore.
Il colore chiaro avanza, lo scuro retrocede; in altre parole: colori chiari allargano la figura, colori
scuri la snelliscono, lapalissiano vero?
Per farla breve, anche perché sul gioco chiaro-scuro siamo più o meno tutte esperte, lo scuro va
usato per la parte che possiamo definire “importante”, perché esso distrae dai dettagli interni e
focalizza l’occhio sull’insieme, laddove il chiaro verrà destinato alla parte più leggera.
Per non ridurci al total black (anche perché, detto fra noi, il nero non sta bene a chiunque), una
volta individuato il colore scuro nella propria palette di riferimento (ad esempio il blu, il marrone,
il melanzana, il grigio), si userà per la parte interna (t-shirt e pantaloni) e il colore per quella
esterna (una giacca, un cardigan e così via). Si crea una continuità cromatica che guida l’occhio
senza interruzioni, distogliendo così l’attenzione dai dettagli.
I tessuti.
Così come per i colori, anche per i tessuti vale la regola che non tutto vada bene a tutte.
Ogni fisicità infatti “richiede” tessuti diversi: un fisico più morbido sarà valorizzato da tessuti più
leggeri, che scivolino meglio sulla silhouette senza andare quindi a creare ulteriore pesantezza; sì
quindi a chiffon, seta leggera, jersey, rayon, cotone sottile, crêpe.
Attenzione anche all’effetto lucido-opaco: le superfici lucide allargano otticamente quindi da
evitare paillettes, effetti metallici e specchiature varie se lo scopo è quello di snellire la figura.
I volumi e le forme.
Questo argomento richiederebbe di entrare nello specifico di ogni singola caratteristica fisica ma,
più in generale, come linee guida mi sento di suggerire un uso strategico di drappeggi, linee
verticali e oblique, che indubbiamente alleggeriscono la silhouette; in seconda battuta pongo
l’attenzione sulla forma degli abiti: a trapezio, in stile impero, scivolati, incrociati, senza troppe
applicazioni che creino volume.
Considerate anche il ruolo delle proporzioni: grande su grande, piccolo su piccolo quindi da
evitare, ad esempio, una stampa piccola su un fisico morbido così come un tacco sottile con una
caviglia importante.
Cercate di evitare di infagottarvi in capi informi e scoprite il più possibile i cosiddetti “skinny bits”.
Gli accessori.
Chiudo questa carrellata con uno sguardo al ruolo degli accessori. Le scarpe nude semplicemente
allungano la gamba; la borsa a mano deve poggiare sulla parte più sottile del corpo; collane e
gioielli vanno strategicamente dosati per portare l’attenzione verso l’alto o creare verticalità.